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Israele a raffica sul Libano nella notte. Per l’Unifi “i due paesi non vogliono la guerra” 
di Ninni Raimondi
 
Israele a raffica sul Libano nella notte. Per l’Unifi “i due paesi non vogliono la guerra” 
 
Continuano gli attacchi di Israele sul Libano anche nella notte, a quanto comunica l’esercito di Tel Aviv e come riportato dall’Ansa, dopo la risposta descritta nella giornata di ieri e ai 34 razzi ricevuti nella Galilea occidentale. Una situazione che è letteralmente “scoppiata”, e non esattamente per un incidente. 
 
Israele, attacchi senza sosta al Libano nella notte 
I comandi militari di Israele hanno dichiarato di stare “effettuando attacchi in Libano”. Da quanto emerge è la regione di Tiro, nel sud del Paese, ad essere particolarmente interessata, viste le esplosioni violentissime udite nell’area. Secondo le affermazioni di Tel Aviv gli obiettivi presi di mira sarebbero collegati ad Hamas, contro cui intorno alle 3.30 (ora italiana) è partita una nuova raffica di missili. Manco a dirlo, anche i campi profughi palestinesi vengono coinvolti nel turbine, a giudicare dalle testimonianze emerse: un residente di Rashiieh parla di “almeno due proiettili” che “sono caduti vicino al campo”, mentre  un corrispondente dell’Afp parla di una granata caduta sul tetto di una casa vicino a una piantagione, con conseguenti ed ovvi danni. 
 
“I due Paesi non vogliono la guerra” 
Il rischio escalation è ovviamente la prima cosa a preoccupare, anche perché non si parla di lievi incidenti ma di attacchi costanti e reiterati da ambo le parti. Dal canto suo l’Unifi, la Forza di interposizione delle Nazioni Unite, si sente di “rassicurare” sulla questione, dopo aver interpellato i due contendenti. Israele e Libano “non vogliono la guerra”, stando a quanto affermato. I militari di pace hanno chiesto alle parti un immediato cessate il fuoco. 
 
7 Aprile  2023