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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Baci e abbracci. Prigozhin lascia Rostov tra fiori nei cannoni e applausi della folla 
di Ninni Raimondi
 
Baci e abbracci. Prigozhin lascia Rostov tra fiori nei cannoni e applausi della folla 
 
Stava per compiere un colpo di Stato, o per meglio dire un colpo di mano, poi si è fermato d’un tratto. Ha deciso di mollare, ufficialmente dopo la mediazione più improbabile: quella del presidente bielorusso Alexandr Lukashenko. “Ci fermiamo e torniamo alle basi. Torniamo in Ucraina”, ha annunciato in un messaggio audio in cui ha spiegato di voler “evitare un bagno di sangue”. E così il capo del gruppo Wagner, Evgenij Prigozhin, ha infine lasciato la città di Rostov sul Don insieme alle sue truppe. E lo ha fatto, incredibilmente, tra gli applausi della folla e fiori sui carri armati.  
 
Prigozhin lascia Rostov tra gli applausi 
In un video si vedono i cittadini della città strategica per l’esercito russo, poiché lì c’è il centro di comando delle operazioni militari in Ucraina, salutare sorridenti il leader della Wagner.  
Tutti felici, in preda a un surreale entusiasmo, forse dettato da un sospiro di sollievo dopo la grande paura. Perché anziché sprofondare in una possibile guerra civile, all’improvviso il cielo su Rostov si è rasserenato e si può tornare alla normalità.  
 
Almeno per ora. 
Prigozhin dovrebbe essere accolto in Bielorussia, mentre i paramilitari della Wagner dovrebbero tornare a combattere in Ucraina, probabilmente integrati nell’esercito russo.  
 
Intanto a Rostov, con la dipartita della Wagner, si festeggia. 
 
 
26 Giugno  2023